Come Scegliere Uno Strumento
La scelta di uno strumento è, in qualunque stadio degli studi ci si trovi, un momento entusiasmante e difficile al tempo stesso. Infatti, anche se all’inizio degli studi spesso ci si affida ad un insegnante che consiglia lo strumento da acquistare, la scelta dell’acquisto può anche nascere dalla voglia di cimentarsi nello “strimpellare” uno strumento per se, per farlo in compagnia o solo per curiosità. Presupposto che qui non si disquisirà sulla scelta del tipo di strumento (si considera già superato questo scoglio), lo strumentista in erba si troverà, nel momento in cui entrerà in un negozio specializzato, di fronte al dilemma di scegliere uno strumento piuttosto che un’altro non solo in base all’aspetto esteriore e di presentazione (spesso il solo metro di misura che si ha a disposizione da neofita) ma in termini di qualità, prezzo e soprattutto, affidabilità nel tempo. Infatti è importante scegliere uno strumento che “faccia venir voglia” di suonare e non la “faccia passare”. Questo vuol dire scegliere uno strumento non esclusivamente in base al prezzo (spesso con spese di poco superiori al “primo prezzo” si hanno degli strumenti di qualità decisamente migliore), ma soprattutto in termini di solidità della meccanica e di accuratezza della costruzione. Se non si ha a disposizione un amico od un addetto ai lavori, fidarsi di strumenti che hanno un marchio ed una garanzia scritta della casa. Ciò garantirà non solo l’utilizzo di uno strumento che aiuti nei primi passi ma anche di uno strumento che possa facilmente essere manutenzionato e che resti funzionale anche in un secondo tempo, quando magari con l’avanzare degli studi si opta per l’acquisto di uno strumento di più alta qualità (utilizzo come strumento di riserva) o qualora si decida di cambiare strumento o addirittura smettere di suonare ( in termini di valore come usato).
Affittare o Comprare
Molti ragazzi decidono di avvicinarsi ad uno strumento in età scolare, perchè magari la scuola stessa o la banda del paese offrono la possibilità di avvicinarsi alla musica: questi, però, spesso non forniscono lo strumento. I genitori, a questo punto, potrebbero avere un atteggiamento prudente riguardo all’investimento di centinaia di euro poichè non si è in grado a questo stadio di capire se, magari nel giro di pochi mesi, il proprio figlio si entusiasmerà, deciderà di cambiare strumento o addirittura deciderà di iscriversi ad una società di calcio! A questo punto ci sono due alternative. Molti negozi di musica offrono la possibilità di affittare uno strumento. Tuttavia questa scelta può risultare spesso molto pericolosa, e vediamo perchè. Gli strumenti in affitto spesso vengono trattati in malo modo dai ragazzi, ed il negoziante non si cura della loro manutenzione se non in maniera sommaria, poichè sa già che un lavoro più approfondito sarebbe inutile. Questo fa si che il fittuario avrà per lo più tra le mani strumenti che sarebbero insuonabili anche per un professionista, con conseguente frustrazione dell’alunno. Altra possibilità è acquistare uno strumento di seconda mano. Questa opzione di fatto offre la possibilità di acquistare uno strumento già rodato a prezzo ridotto, anche se strumenti usati sono difficilmente reperibili in quanto spesso il proprietario di uno strumento da studio di qualità sceglie di tenerlo come strumento di riserva o da passare provvisoriamente ad un allievo. La scelta a mio parere più conveniente resta quella dell’acquisto a rate di uno strumento nuovo. In questo modo si potrà con maggiore serenità puntare sulla qualità senza che l’acquisto pesi in maniera eccessiva sui budgets familiari, dando la possibilità all’allievo di avere uno strumento che lo aiuti con la sicurezza di aver acquistato un bene che mantiene un certo valore nel tempo.
Gli elementi per scegliere
Oggi il range di prezzi per l’acquisto di uno strumento è enorme, partendo dalle poche centinaia di euro per uno strumento da studio, fino ad arrivare a decine di migliaia di euro per gli strumenti di alta gamma. Per ciò che riguarda i flauti, ad esempio, si va dai 450 euro circa di uno strumento in alpacca argentata ai 30000 euro e più per strumenti interamente costruiti in oro o altri metalli preziosi. Tra questi estremi vi sono un gran numero di modelli intermedi, che di solito dividono gli strumenti in due grandi branche: gli strumenti da studio ed i professionali. Gli elementi che determinano l’appartenenza di uno strumento a questo o quel gruppo sono il materiale con cui è costruito (per il flauto si va dall’alpacca argentata, all’argento massiccio nei vari titoli, all’oro nelle diverse carature, al platino) ed il tipo di lavorazione (in serie o fatto a mano). Altre variabili sono, ad esempio, la discendenza, i meccanismi opzionali, le doppie chiavi. Per uno strumentista professionista sono poi importanti fattori come la facilità di emissione, il rapporto tra le ottave, l’uguaglianza e la flessibilità timbrica, il range di dinamica, la sensazione dello strumento tra le proprie mani, il tipo di meccanica (forgiata o stampata, in alpacca o in metallo massiccio), il peso.